Sassicaia 2020 DOC Bolgheri Tenute San Guido cl 75
Negli anni venti, studente a Pisa, Mario Incisa della Rocchetta sognava di creare un vino di razza. Il suo ideale, come per l’aristocrazia dell’epoca, era il Bordeaux.
Così lo descrive in una lettera a Veronelli del 11/6/1974.
L’origine dell’esperimento risale agli anni tra il 1921 e il 1925, quando, studente a Pisa e spesso ospite dei Duchi Salviati a Migliarino, avevo bevuto un vino prodotto da una loro vigna sul monte di Vecchiano che aveva lo stesso inconfondibile ?bouquet? di un vecchio Bordeaux da me appena assaggiato più che bevuto, (perché a 14 anni non mi si permetteva di bere vino) prima del 1915, a casa di mio nonno Chigi.?
Essendosi stabilito con sua moglie Clarice nella Tenuta San Guido sulla costa Tirrenica, sperimentò alcuni vitigni francesi (le cui barbatelle aveva recuperato dalla tenuta dei Duchi Salviati a Migliarino, e non dalla Francia) e concluse che il Cabernet aveva “il bouquet che ricercavo”.
Nessuno aveva mai pensato di fare un vino “bordolese” in Maremma, una zona sconosciuta sotto il punto di vista vinicolo.
La decisione di piantare questa varietà nella Tenuta San Guido fu in parte dovuta alla somiglianza che egli aveva notato tra questa zona della Toscana e Graves, a Bordeaux. Graves vuole dire ghiaia, per il terreno sassoso che distingue la zona, proprio come Sassicaia, in Toscana, denomina una zona con le stesse caratteristiche.
Dal 1948 al 1967, il Sassicaia rimase dominio strettamente privato, e fu bevuto solo nella Tenuta.
Il marchese ben presto si rese conto che invecchiando il vino migliorava considerabilmente. Come spesso accade con i vini di grande levatura, quelli che prima erano considerati difetti, col tempo si trasformarono in virtù.Ogni anno, poche casse venivano messe a invecchiare nella cantina di Castiglioncello.
Ora amici e parenti incitavano Mario Incisa ad approfondire i suoi esperimenti e perfezionare il suo stile di vinificazione rivoluzionario per quella zona.
L’annata del 1968 fu la prima ad essere messa sul mercato, con un’accoglienza degna di un Premier Cru Bordolese.
Negli anni seguenti la cantina venne trasferita in locali a temperatura controllata, tini d’acciaio rimpiazzarono i tini di legno per la fermentazione, e le barriques francesi vennero introdotte per l’invecchiamento.
TIPOLOGIA:
Vino Rosso Secco
ZONA PRODUTTIVA:
Bolgheri
VITIGNO:
85 % Cabernet Sauvignon 15 % Cabernet Franc
TIPOLOGIA DEL TERRENO:
Forte presenza di zone calcaree ricche di galestro e di sassi e parzialmente argillosi
SISTEMA DI ALLEVAMENTO:
Cordone speronato
ANDAMENTO CLIMATICO
Annata positiva e tendenzialmente calda nelle ultime fasi del ciclo stagionale. L’autunno è stato umido con piogge abbondanti verificatesi da metà ottobre e perdurate fino a fine dicembre. Le temperature sono state alquanto miti e, talvolta, anche sopra la media stagionale. Da febbraio è arrivato il freddo intenso con temperature che sono scese avvicinandosi allo 0°C. Marzo è iniziato con forti venti di mare e piogge ma con temperature miti che hanno contribuito l’ingrossamento delle gemme specialmente delle varietà precoci come il Merlot. A fine marzo, una perturbazione proveniente dalla Russia, ha portato un netto abbassamento delle temperature con venti di tramontana e anche qualche gelata notturna. Questa condizione meteo non ha creato danni alle viti di Cabernet Sauvignon poiché cultivar tardiva, mentre in alcuni impianti di Cabernet Franc si è assistito, seppur in minima entità, ad una selezione gemmaria. Aprile e maggio sono stati miti con l’alternanza di giornate di sole e temperature nelle medie stagionali a giornate di pioggia e aria più fresca. Una primavera alquanto insolita che non ha comportato danni alle viti ma le ha indotte ad una maggiore vegetazione e produzione nel corso della primavera inoltrata. Dopo la metà di giugno il clima si è ristabilito portando giornate di sole e caldo che ha accompagnato fino all’epoca di raccolta, sebbene con qualche interruzione di piogge in luglio e anche in agosto a beneficio delle piante e evitando sempre qualsiasi stress. La maturazione delle uve è avvenuta con un leggero anticipo rispetto alla normale tendenza di circa 7-8 giorni e le belle giornate di sole hanno spinto le uve a giungere a maturazione piena velocemente. Le uve, sebbene di tenore zuccherino più alto, sono giunte in cantina sane e di ottima qualità, con una adeguata maturazione fenolica.
VENDEMMIA
La vendemmia si è svolta interamente a mano, iniziata con la prima settimana di settembre con le uve dei vigneti più giovani partendo dal Cabernet Franc e proseguita poi con i Cabernet Sauvignon dei vigneti posti a quote altitudinali più basse, fino a terminare con l’ultima settimana di settembre con quelli di collina posti a oltre 300 metri sul livello del mare (Vigna di Castiglioncello e Vigna del Quercione).
VINIFICAZIONE
Selezione delle uve tramite tavolo di cernita, per eliminare impurità e qualsiasi presenza di imperfezione. Pressatura soffice e delicata diraspatura delle uve tramite macchinario idoneo a non rompere l’integrità degli acini ed evitare cessione eccessiva di tannini. Le fermentazioni alcoliche (del tutto spontanee e senza aggiunta di lieviti esterni) si sono concluse a fine ottobre e svolte con regolarità e temperature controllate non eccedenti i 27-28 °C. Frequenti delestages e rimontaggi all’aperto hanno consentito un’ottima estrazione aromatica e freschezza in termini di acidità dei mosti. Le fermentazioni malo-lattiche si sono svolte in acciaio a fine novembre. Nella prima settimana di dicembre 2020, dopo frequenti travasi di pulizia dei mosti, il vino è stato messo in barrique di rovere.
AFFINAMENTO
Al termine delle fermentazioni malo-lattiche il vino è stato messo in barrique utilizzando un 45% di legno nuovo, un 45% di primo passaggio e un 10% di secondo passaggio. Sassicaia 2020, dopo oltre 25 mesi di affinamento in legno, è stato travasato nelle vasche in acciaio prima dell’assemblaggio finale e quindi dell’imbottigliamento. Successivo affinamento in bottiglia prima della commercializzazione.COLORE:
Rosso porpora con riflessi violacei
PROFUMO:
Molto intenso e persistente, molto fine, ampio con sentori floreali e profumi di sottobosco, garbatamente speziato
SAPORE:
Persistente, intenso, sapido, giustamente tannico, caldo, di corpo, equilibrato e molto fine
ABBINAMENTI:
Carni di ogni genere, selvaggina fine