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Vini dell’Etna – Conosciamo i Vitigni
VINI DELL’ETNA
Un territorio unico al mondo, vini di alta quota. Dove siamo? Sull’Etna naturalmente!
E’ sulle pendici di questo vulcano tuttora attivo che i vignaioli dell’Etna lavorano in condizioni estreme e da decenni esplorano e testano i migliori terreni per coltivare le uve autoctone.
Ma quali sono le uve alla base del vino dell’Etna? Andiamo a scoprirle insieme:
UVE AUTOCTONE DELL’ETNA
NERELLO MASCALESE
ll Nerello è il rosso simbolo dei vini dell’Etna ed estreme sono le condizioni in cui viene coltivato. La forte pendenza dei terreni in molti casi obbliga i vignaioli alla raccolta manuale e le escursioni termiche sulle pendici della montagna sono molto forti.
E’ la varietà di uva più diffusa qui sull’Etna e il vino che ne deriva è caratterizzato da una elevata acidità totale.
Il Nerello è il vitigno utilizzato nella produzione degli Etna DOC Rosso, Rosato e Spumante.
NERELLO CAPPUCCIO
Deve il suo nome al particolare portamento della chioma a mantello o a cappuccio della pianta coltivato ad alberello.
I vini hanno una gradazione alcolica contenuta ed una buona acidità totale e si caratterizzano per un colore rosso intenso. Il vino ha sentori floreali e fruttati di ciliegia e presentano una elevata struttura. Il Nerello Cappuccio può entrare nella composizione dei vini Etna DOC Rosso, Rosato e Spumante
CARRICANTE
Il carricante è un antico vitigno a bacca bianca da sempre coltivato sulle pendici del vulcano, soprattutto alle altitudini più elevate. Il suo nome deriva dall’espressione siciliana “u carricanti”, che sottolinea l’abbondante produzione delle sue piante, capaci di riempire i carri d’uva.
Il profumo del vino è molto complesso e intenso, caratterizzato da intensi sentori di fiori di agrumi. Al sapore è sapido e con una media persistenza aromatica. Oggi viene sempre più spesso vinificato in purezza e costituisce la base principale dell’Etna Bianco Doc per un minimo del 60% che sale all’80% nell’Etna bianco superiore.
CATARRATTO
Le vigne sono tradizionalmente coltivate ad alberello, con potatura corta e pochi grappoli per pianta, in modo da ottenere uve dalla buona concentrazione aromatica. IlContribuisce alla composizione dell’Etna Bianco per un massimo del 40%
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